domenica 10 ottobre 2010
Ancora Pan co'Santi
Prosegue il periodo di avvicinamento alla festività del 1 novembre e continuo, dopo il post della scorsa settimana, il mio percorso tra le diverse interpretazioni del dolce classico di questo periodo, il Pan de' santi(o Pan co'santi che dir si voglia).
Dopo la corroborante cronaca dalle Crete Senesi, ci trasferiamo in Maremma, passando per il Monte Amiata e qui le notizie non sono altrettanto confortanti.
Iniziamo dal prodotto più "globalizzato" che abbia incontrato, il Pan de' Santi dell'azienda Corsini di Casteldelpiano, azienda dai grandi numeri che oltre a rifornire la GDO è presente, tra l'altro, in tutta la catena Autogrill e in numerosi Paesi stranieri.
Nell'assaggio mi accompagna un certo scetticismo dovuto a quanto appena riportato, mentre mi conforta la qualità riscontrata in altri prodotti di questa stessa azienda, in particolar modo nei biscotti e nei dolci natalizi(Pandori e Panettoni sono spesso valutati ai vertici della produzione nazionale).
In questo caso specifico però, è lo scetticismo che trova riscontro: il prodotto assaggiato è senz'altro piacevole e non mi meraviglio che riscuota un certo successo commerciale, ma è inevitabilmente lontano dalla mia idea di Pan de' Santi.
Il prodotto, innanzitutto e non poteva essere altrimenti, non è fresco, ma è stato prodotto in un imprecisato tempo passato e questo ha fatto perdere completamente l'umidità interna così che la pasta interna risulta troppo asciutta(è vero che il Pan co'santi è buono anche raffermo, ma solo se la pasta fa solo da spalla).
La lievitazione è buona, fin troppo visto che si sono formate all'interno delle bolle d'aria, segno piuttosto evidente di carenza di frutta secca all'interno del dolce. Da segnalare inoltre la presenza, inusuale, di burro nella ricetta(esigenza di produzione probabilmente) che lo rende inadatto ai soggetti intolleranti al lattosio.
Riassumendo un prodotto adatto a far conoscere questo tipo di dolce lontano dalle nostre zone, ma che nel consumo locale appare sotto agli standard previsti. Mi riservo eventualmente di recensire il prodotto fresco(esiste un punto vendita a Grosseto).
Il secondo prodotto è quello del panificio di Via San Martino a Grosseto, panificio di chiara fama, oltre che in posizione strategica: già l'apparenza mi convince poco, con la superficie liscia che è ancora segno di una preponderanza della pasta sulla frutta secca(in questo caso anche con fichi secchi).
Aprendolo si presenta fin troppo umido, segno di recente ma non del tutto sufficiente cottura, tanto che rimando l'assaggio al giorno successivo quando il prodotto è più "tirato".
Anche all'assaggio si denota una certa carenza di frutta secca, mentre la nota peposa in sottofondo sarà molto gradita a chi non impazzisce per questa spezia.
Nel complesso un prodotto sufficiente, ma che non riesce a brillare.
Per questo mese proseguirà il mio giro di assaggi, saranno ben accetti suggerimenti e segnalazioni(lasciate un commento o inviatemi una mail).
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