martedì 1 novembre 2011

Ma i soldi chi te li dà?




Crisi di qui, crisi di là...se ne parla ormai anche alla Prova del Cuoco, ma mentre ho sentito varie ipotesi sulle cause di questa situazione e varie proposte, tutte fumose, sulle soluzioni possibili, mi sembra che quasi nessuno si sia azzardato ad ipotizzare quali saranno le ripercussioni di questo momento sulla nostra vita futura.

Tantomeno mi sembra che la questione abbia investito il mondo del vino.
Che la diatriba infinita tra Franco Ziliani ed Intravino sia così interessante da oscurare tutto il resto?
Che la "primavera" delle guide italiane abbia magnetizzato ogni attenzione?
Questo silenzio mi sembra strano, perchè il settore, per sua natura, dovrebbe essere uno dei più dipendenti dal sistema bancario: il fornaio monetizza entro la sera il frutto del proprio lavoro, l'imprenditore vitivinicolo no, ha immobilizzazioni che si protraggono nel tempo per mesi(se produce Lambrusco), ma anche per 5/6 anni(se produce Brunello o Barolo) e nel frattempo deve comunque gestire i flussi di cassa, aggravati anche dalle dilazioni infinite concesse ad alcuni clienti.

Accettiamo, per assurdo, che l'accesso al credito non riguardi le aziende vitivinicole, che siano tutte finanziariamente equilibrate ed autonomamente patrimonializzate: come influirà la crisi sui consumi dei clienti finali(italiani e non solo)?
Quanti di quelli, me compreso, che attualmente spendono 50/100/200 euro al mese in vino potranno continuare a farlo? E in quale misura?
Varrà la pena di mantenerli come clienti, con politiche di prezzo adeguate, in attesa di tempi migliori o sarà meglio cercarsi nuovi mercati e nuovi clienti più facoltosi?

Quante domande...

Nessun commento:

Posta un commento