Sono un po' prevenuto nei confronti dei ristoranti di pesce, è certamente un mio limite, ma non posso farci niente.
Mi è capitato troppo spesso, in passato, di prendere sonore fregature, magari provando ristoranti conosciuti a furor di popolo("con 30 euro ti fai una mangiata!") che poi si rivelano come centri di spaccio di creature di mare congelate, creatori di fritti mosci e elaboratori di cotture esasperate ed esasperanti.
Ma quando la passione per il mare chiama, bisogna pur rispondere e così oggi, dopo una breve consultazione online, abbiamo prenotato "da Bruno", ristorante a conduzione familiare, sempre la stessa dal 1965, collocato dopo pochi metri dal bivio per Punta Ala.
La prima impressione è molto positiva: ampio parcheggio privato, due sale grandi con tavoli ben distanziati e pareti sui toni del mare. Già sedute famiglie giovani e meno giovani, dato questo che garantisce semplicità, classicità e generosità della cucina.
Ci si presenta innanzitutto un menù degustazione, per buone forchette, con antipasto di mare, bis di primi e un secondo a scelta oltre a dolce e caffè al costo di 40 euro, mentre la carta prevede un a selezione piuttosto ampia di piatti di terra, che rimandiamo ad altra visita, e di mare da cui scegliamo.
Ci vengono così serviti, dopo un piccolo appetizer di schiaccia alla paprika, una serie di antipasti veramente deliziosi: alici marinate, gamberi in salsa rosa, insalata di polpo e olive di Gaeta, strudel di salmone, crostini di mare caldi e una padellata di cozze e vongole strepitosa con un intingolo che necessita di pane in quantità.
Spazzoliamo tutti i vassoi senza pietà e, accompagnati da un ottimo Gewurztraminer Sanct Valentin 2008 di S.Michele Appiano, restiamo in attesa dei secondi piatti ordinati, quando irrompe in sala, destinato al tavolo accanto al nostro, un piatto, sarebbe meglio dire un vassoio, di tagliolini all'astice, ordinati da qualche attento conoscitore del luogo: l'impatto visivo è strepitoso, il rosso dell'astice è ovunque, e ci capita di interrogarci sul perchè avessimo deciso di tenerci leggeri, saltando il primo.
Per fortuna arrivano una frittura mista asciutta e croccante e una grigliata succulenta a distoglierci dai nostri cattivi pensieri; fanno loro compagnia chips di patatine strepitose, preparate dalla cucina sul momento e una buona grigliata di verdure.
Per noi potrebbe bastare, ma per il gentile cameriere evidentemente no, e così, elencando i dolci di produzione propria, non fa fatica a convincerci che abbiamo proprio bisogno di un latte alla portoghese, che solo nonna faceva meglio, e di una morbida crostata di albicocche.
Come è facile intuire la cucina ci ha molto soddisfatto, mentre forse qualche piccola critica può essere mossa alla cantina: al di là della presenza dei vini di S.Michele Appiano che riescono ad accontentare quasi tutte le esigenze, si nota l'assenza, quasi assoluta, di vini bianchi del territorio e un sistematico ricorso ad aziende "Grandi Marche"(Antinori, Frescobaldi, Rocca delle Macie) che certo non attraggono l'enofilo curioso. Detto questo c'è comunque da sottolineare l'estrema correttezza dei ricarichi.
Scontrino alla mano ne usciamo soddisfatti, con una spesa tra i 30 e i 35 euro vini esclusi(antipasto, secondo, contorno, dolce, caffè), con possibili aumenti in caso di pescato a peso, comunque ben spesi vista la qualità del pesce e la cura nelle preparazioni.
Ci torneremo sicuramente perlomeno per provare le linguine all'astice, sembra creato apposta per chi, quando si siede a tavola, vuole andare sul sicuro.
Ristorante "Da Bruno"
Pian d'Alma/Bivio Punta Ala
Castiglione della Pescaia(GR)
Tel. 0564.923096
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Bella recensione, invitante soprattutto!
RispondiEliminaDato che a quanto pare sei ben "selettivo" sui ristoranti di pesce, se mai ti capitasse di passare per la provincia di Venezia, a Marano di Mira trovi l'Osteria Da Conte, dove il pesce è fatto in maniera ottimamente semplice ma mai scontata: tra i suoi piatti sottolineo le sarde in saor, la carbonara di seppie e il baccalà lesso su salsa agra di prezzemolo. E lì la cantina spazia ampiamente da Italia a Francia. Si spende dai 30 ai 40 euro, vini esclusi.