lunedì 23 maggio 2011
Chi si loda...
“Di questo passo la Maremma diventerà la capitale dell’enogastronomia nel mondo”. Questo è il commento del presidente della Camera di commercio di Grosseto Giovanni Lamioni riferendosi al successo di Maremma Wine Shire 2011.
E' vero che in queste giornate di campagna elettorale siamo abituati a sentire un po' di tutto, ma devo dire che nonostante ciò questa dichiarazione, riportata sul blog della manifestazione, mi ha colpito.
Mi ha colpito innanzitutto perchè a MWS ci sono stato, come semplice visitatore pagante(e non avrei potuto fare altrimenti), domenica mattina, e mi sono trattenuto anche un paio d'ore per cercare di farmi un'idea.
Ho visto due realtà diverse, molto diverse.
Da una parte gli spazi espositivi dedicati al pubblico indistinto con numerosi banchi di assaggio abbandonati per ore dagli espositori, temperature in alcuni casi insopportabili, bicchieri inadatti, vini bianchi conservati fuori dal ghiaccio, bottiglie d'acqua introvabili e chissà cos'altro che non ho notato.
La risposta del pubblico era evidente, i meno motivati avevano preferito una giornata al mare(visto il clima), mentre i più curiosi, me compreso, si sono presto scoraggiati(sul taccuino ho solo 11 assaggi...).
Dall'altra parte invece ho avuto modo invece di sbirciare la nuova sezione B2B(business to business) dove i produttori incontravano gli operatori della distribuzione e del commercio(stranieri in particolare): saloni affollati, servizio ben strutturato e un clima, lì sì, da fiera vera e propria(anche se si preferirebbe che lo si chiamasse Salone).
La sensazione netta è che gli sforzi degli organizzatori si siano indirizzati, più o meno esplicitamente, verso questa seconda componente, mentre la parte "popolare" della manifestazione sia stata trascurata o per scelta o per limitatezza di tempo/risorse.
Niente di male, anzi, sarebbe auspicabile però che il progetto, dopo questi due primi anni di rodaggio, scegliesse quale identità veicolare, a chi si vuol rivolgere, definendo una formula, quanto più originale e attraente, che possa ottimizzare le risorse: una fiera generalista rivolta ad un vasto pubblico, senza chiari elementi di originalità, posizionata in coda a decine di eventi simili e in una stagione poco favorevole rischia di essere pressochè inutile.
D'altronde se ci si presenta con lo slogan "i nuovi protagonisti della Toscana" non ci si può esimere dal comunicare perchè e in cosa si è nuovi.
La via, probabilmente, è già scritta nei numeri: nel numero dei visitatori paganti, in rapporto ad altri eventi simili e alla precedente edizione, e nel numero di contatti commerciali imbastiti o finalizzati in questi tre giorni, nei costi di una manifestazione del genere e nei ricavi che genera o genererà.
Ma per questo ci sono i produttori, che sono prima di tutto imprenditori, a cui non piace sperperare tempo e risorse.
Per i proclami invece, sapete già a chi rivolgervi.
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In due orette, come scritto nel post, riuscire a farsi un'idea di un evento che ha alle spalle tanto e duro lavoro, è cosa singolare, così come non aver pensato di interloquire con qualche Azienda presente per carpire una valutazione dal suo punto di vista, oppure con un responsabile per ricevere,anche in contraddittorio,risposte circa gli "appunti" mossi e quindi riuscire a capire il senso degli aspetti organizzativi che hanno strutturato l'evento. In tal modo, forse, lei avrebbe evitato grossolani errori, come ,per esempio, quello relativo al bicchiere che è il modello standard ISO universalmente indicato per le degustazioni. ( questa precisazione l'avevamo già scritta come commento al suo post Bicchieri roventi ed anche su FB, ma lei li ha cancellati ).Evidentemente a lei interessa solo "sparlare" e se questo lo gratifica....faccia pure....avanti un'altro.
RispondiEliminaPermettetemi due precisazioni iniziali: non ho alcuna interesse a sparlare della manifestazione, anzi mi piacerebbe che questa divenisse la migliore possibile: proprio per questo mi permetto di intervenire nella speranza che le mie osservazioni contribuiscano a migliore la prossima edizione.
RispondiEliminaInoltre vi garantisco di non aver mai letto, nè tantomeno cancellato, un vostro intervento qui o su FB: non ho alcun interesse a farlo, non è nel mio stile e penso che sia contrario a qualsiasi etica internettiana. Non mi chiedete come possa essere successo, ma vi assicuro che io non c'entro nulla e anzi vi invito a ripeterli.
Con i produttori ho parlato, soprattutto li ho ascoltati, e proprio uno di loro si è lamentato dei bicchieri, a norma ma a mio, nostro, avviso inadatti e in disuso presso manifestazioni similari o anche più blasonate.
Altri produttori hanno mosso altre osservazioni, noi toscani si sa siamo ipercritici, che ho ritenuto marginali, male argomentate e che non ho riportato(se vi interessano ve le posso comunicare via mail).
Per concludere una considerazione sulla durata della mia visita: due ore mi sembrano una buona media per un visitatore amatoriale, sufficienti a raccogliere le impressioni che ho riportato qui e in interventi passati e futuri.