domenica 15 maggio 2011
Una sera, non per caso, ad Albano...
"Qui non si capita per caso".
Così ci accoglie Alessandro, proprietario e anima, insieme alla moglie Sabrina, del "Trama Tannica" di Albano Laziale(laziale, ahimè, come lui, mi dicono).
Effettivamente imbattersi in questo locale grande la metà del salotto dei miei(e non sono figlio di Donald Trump) non è facile, tanto che anche noi ci arriviamo su indicazione di una guida(Osterie d'Italia 2011 di Slow Food), alla ricerca di un posto tranquillo, lontano dal caos dopo una giornata romana e di un po' di attenzioni.
Scommessa vinta.
Il locale è molto accogliente, ai limiti dell'eleganza, con luci soffuse e toni scuri; a pochi centimetri la cucina da cui entrano ed escono, alternandosi, Alessandro e Sabrina: due fuochi e un bollitore da cui salta fuori un estratto della cucina laziale, fondato sulla qualità della spesa e ravvivato dall'estro del cuoco.
Se questa è l'anima del Trama Tannica, diverse sono le sue declinazioni: si rifugia qui chi cerca un vero aperitivo, con una buona scelta di etichette e assaggi gustosi(salumi e formaggi selezionatissimi e creazioni varie della cucina), ma anche chi vuol decisamente cenare, attingendo dal menù declamato da Sabrina.
Da questo scegliamo carciofi alla romana, teneri e gustosi, con lardo di Patanegra ed un'anteprima della caponata di melanzane con ricotta salata di Sabrina, deliziosa nonostante la stagione delle melanzane sia ancora agli albori.
L'elenco dei primi si basa quasi esclusivamente sulla "Gricia" declinata in numerose varianti tra cui abbiamo assaggiato quella dell'orto con degli asparagi piccoli e profumati, mentre ci hanno incuriosito, e affascinato, i "tonnarelli della Trama" con tonno di Cetara, cipolla di Tropea, capperi di Pantelleria e olive di Itri: la cottura, a mo' di risotto, crea un sugo cremoso e avvolgente elargito in quantità imbarazzante, che spinge persino alla scarpetta , tanto appetitoso da non farci notare come il tonnarello si fosse tramutato in spaghetto.
Dalla cucina, gentile omaggio, arriva su tutti i tavoli un assaggio di risotto nero con il sugo della coda: il piatto è frutto di estro e ricerca e anche l'improbabile aggiunta estemporanea di buccia di limone e cacao non fa che aumentare la complessità del gusto. Un piatto non per tutti i palati, ma sicuramente da provare.
Rimandiamo alla prossima visita l'assaggio dei secondi, anche se posso anticipare che viene passato in rassegna tutto il quinto quarto, con l'aggiunta di abbacchio, in diverse varianti, e di montone.
Il merito dei dolci, invece, è tutto di Sabrina e se i più tradizionalisti gradiranno sicuramente le ciambelline al vino, i più golosi impazziranno per il tiramisù espresso(anche nella versione primaverile con le fragole).
Da bere un'ampia lista dei vini, anche con etichette importanti, ma il mio consiglio è quello di restare in zona con i vini "della casa": una Malvasia Puntinata in purezza meravigliosa(conoscevo questo vitigno solo nella versione dolce) e un validissimo Cesanese del Piglio.
Solo un piccolo appunto patriottico alla lista dei vini, l'assenza praticamente assoluta di vini maremmani con il solo Morellino base de "Le Pupille", proposto tra l'altro ad un prezzo molto poco concorrenziale.
A corredo di quanto mangiato e bevuto, la disponibilità e la simpatia dei titolari saranno sicuramente gradite, in abbinamento alla leggerezza del conto, nel nostro caso 30 euro a testa(antipasto, primo, dolce, acqua, vino e caffè), compreso lo scontrino.
Un posto dove non si capita per caso, ma soprattutto dove non si torna per caso.
TRAMA TANNICA
Via Andrea Costa, 15
Albano Laziale
Tel. 06.9321625
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento