lunedì 29 agosto 2011
Lasciamoli in pace
Torna alla ribalta la questione della modifica del Disciplinare del Rosso di Montalcino.
Il problema rimandato a febbraio, quando già ebbi modo di affrontare l'argomento in altro post, si ripresenta in un periodo un po' indelicato, la vendemmia, ma d'altra parte i nostri eroi hanno un master in "tempistica errata".
Non c'è motivo per cambiare il Disciplinare, se non per santantimizzare il Rosso e riciclare i filari di vitigni internazionali dei grandi elettori, ma francamente mi sono anche stufato di dire ai Montalcinesi cosa debbono fare.
Sanno benissimo cosa fare e, poco propensi ad accettare consigli non richiesti, rischierebbero di darsi la zappa sui piedi, per quelli che ancora la maneggiano, pur di non dare soddisfazioni a quegli esperti, talmente esperti, che nella vita fanno un altro mestiere.
Voteranno secondo coscienza, magari chiedendo conforto a qualche vecchio montalcinese di quelli che con la zappa potrebbero anche scrivere, e non ci saranno problemi, almeno per chi negli anni ha lavorato con giudizio senza costruire cantine hollywoodiane e pagare uaimecher dei miei stivali.
Per gli altri sarà solo giunto il momento di smetterla di campare di rendita e di iniziare a tirare fuori le doti di imprenditori. Se ne hanno.
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