giovedì 7 ottobre 2010

Ancora un buco nell'acqua?



Dal numero crescente di notizie riguardanti l'acqua, si direbbe che l'argomento stia diventando, finalmente, di moda.
Dopo Ikea, anche la COOP si muove per stimolare il consumo di acqua del rubinetto con una campagna pubblicitaria e l'installazione, pressochè simbolica, di un distributore d'acqua pubblica presso un punto vendita dell'hinterland fiorentino.
Al di là delle considerazioni sul reale impatto dell'iniziativa e sui suoi fini promozionali/propagandistici(uso i due aggettivi visto che il commerciale ed il politico qui si sublimano), registro con piacere il fatto che comunque si parli dell'argomento e non ci si limiti a stimolare il consumo dell'acqua del Sindaco(che al nostro Bonifazi non sembra riuscire particolarmente gustosa), ma ci si ponga l'obiettivo, meno rivoluzionario ma per questo più raggiungibile, di stimolare l'acquisto di acque locali così da ridurre l'impatto ambientale.
Potrebbe essere valutabile l'idea di introdurre, da parte delle Regioni, una tassa sulle acque minerali proporzionale alla distanza tra il punto vendita e la fonte, così da disincentivare l'acquisto di acque provenienti da Regioni lontane; con il ricavato si potrebbe migliorare la qualità dell'acqua del rubinetto.

Per quanto riguarda la nostra zona, data per scontata, sino a smentita, la salubrità dell'acqua che esce dal rubinetto se ne registra la scarsa piacevolezza gustativa che denota presenza di minerali e sostanze sgradite al palato, fatto questo che ostacola anche i consumatori più motivati.
Una buona notizia, per concludere, all'interno dei nuovi giardini di via Ximenes è stata installata una fontanella per i bimbi più assetati.

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