lunedì 28 marzo 2011

A.A.A. offerta cercasi




Alla fine il trasloco della manifestazione “Piazze d’Europa” è avvenuto senza traumi: nel trasferimento da Grosseto a Follonica non sembra che ne abbiano perso né gli espositori né i visitatori che si sono riversati in massa nella città del Golfo.
Tutti contenti allora, soprattutto gli esercenti grossetani che si sono scrollati di dosso questo peso e avranno fatto affari d’oro…
Al di là delle polemiche, ho visitato ieri pomeriggio la manifestazione notando come buona parte degli stand gastronomici fossero presi d’assalto dai clienti nonostante i prezzi esosi, a volte esagerati(focaccia genovese a 30 euro al chilogrammo!!!), tanto che alcuni espositori avevano esaurito le scorte ben prima dell’orario di chiusura.
Al di là della tendenza all’acquisto compulsivo, ormai associabile al dì di festa quasi quanto la Santa Messa, credo che il fenomeno sia sintomo anche di una certa curiosità del pubblico nei confronti di gusti nuovi(alzi la mano chi ha comprato il formaggio olandese al pesto) di contro all’omologazione del gusto imperante nell’era del supermarket.
L’impressione è che a Grosseto questa curiosità esista, ma che non esista un’offerta adeguata di prodotti “alternativi” italiani o importati, tanto che questa domanda potenziale finisce per rivolgersi in parte verso gli stessi supermercati, con le varie linee “Sapori e Dintorni”(CONAD) o “Fior Fiore”(COOP), in parte verso canali alternativi, quali acquisti diretti presso mercati o via internet, mentre in buona parte si perde in acquisti “normali” o episodici.
Davvero un’occasione sprecata, in questi tempi di crisi.

2 commenti:

  1. Probabilmente in Toscana c'è così tanto turismo gastronomico interessato ai vostri prodotti, che alla fin fine sia molto più redditizio avere questi in vendita più che altre cose "forestiere".
    Secondo me, le persone a cui piace provare gusti nuovi e tipici di altre zone, gira e rigira, sono sempre le stesse, mentre quelle che si avvicinano da neofiti lo fanno in maniera molto fugace ed estemporanea. Almeno per quel che vedo in Veneto.
    In ogni caso, W la Toscana e i suoi prodotti!!!!
    Ahahahahahahah... :-D

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  2. Il problema Steve è che la Toscana come concetto è piuttosto vasto e variegato. Grosseto non è una città che vive di turismo, ahimè, anzi il turismo sembra interessarle veramente poco...e così il mio discorso si riferiva ai consumi indigeni che soffrono di una certa omologazione dell'offerta.

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