lunedì 8 novembre 2010

Ciaccolando



Buon successo di pubblico per la manifestazione "Cioccolando" che si è svolta anche quest'anno nella nostra città nel fine settimana appena trascorso.
Il numero di presenze, al contrario di quanto riportato da alcuni giornali, mi è sembrato notevole, specialmente in considerazione del maltempo che ha colpito la città soprattutto domenica.
Sono passato in Piazza Dante in diverse occasioni, assaggiando qua e là e portando a casa anche qualche souvenir: buona la qualità media dei prodotti, con una certa tendenza alla standardizzazione ed un livellamento, chiaramente concordato, dei prezzi verso l'alto(40 euro/Kg per quasi tutte le tipologie).
Non sarò il massimo esperto di questo meraviglioso prodotto, ma l'idea che ho ricavato da questa manifestazione è che più di un'esposizione si tratti di un circo della cioccolata che da una parte volge un occhio, miope, alla qualità e dall'altra parte riserva l'occhio buono al registratore di cassa.
La sensazione è quella di un "volemose bene" della cioccolata, allargato chissà perchè anche ai dolci siciliani e altoatesini, una buona macchina da soldi, ma che non rende merito alla produzione di qualità di cioccolata, in cui l'Italia eccelle.

lunedì 1 novembre 2010

Bagoga




Se quel 2 luglio 1970 Samanta fosse arrivata prima al bandierino, i contradaioli della Civetta avrebbero festeggiato per settimane e noi staremmo qui a raccontare un'altra storia.
Resta infatti quello l'unico Palio corso da Pietro Fagnani, col soprannome di Bagoga.

Per ironia della sorte, 40 anni dopo, affamati, quando andrete chiedendo della "Grotta di Santa Caterina" difficilmente troverete conforto nelle indicazioni degli interpellati, mentre verrete subito esauditi se chiederete di Bagoga.
Se infatti la carriera di fantino non è mai decollata, ben altro esito ha avuto quella di ristoratore: ai fornelli Pietro tira fuori il meglio che le sue radici(ilcinesi) e la sua ricerca(chiantigiana) possano dare, sciorinando ricette ormai mandate a memoria che non tradiscono mai.
Accolti in un ambiente rustico, ma molto curato, ai limiti del romantico, da camerieri, tanti, in giacca e cravatta vi troverete ben presto a sfogliare il ricco menù basato sulla tradizione e ci sarà davvero l'imbarazzo della scelta: tra gli antipasti incuriosisce il tonno del Chianti(arista cotta al vapore e conservata sott'olio a mo' di tonno) ed entusiasma il carpaccio di Chianina, saporito e tenero allo stesso tempo, mentre tra i primi abbiamo optato per i classici(ribollita, pappardelle al cinghiale etc etc) rimandando alla prossima visita le specialità di Bagoga(su cui non mancano i pareri entusiasti).
Vasta scelta anche tra i secondi con spezzatini di una tenerezza insperata, in versione classica e "peposo"(strepitoso), tagli poveri, come la trippa, ben cucinati e un'ampia esposizione di vari tagli di Chianina da cuocere sulla griglia.
Per concludere piccola lista dei dolci con preparazioni di vario livello, dagli immancabili tiramisu e pannacotta ad una delicata torta di riso o al poco conosciuto panpepato di Asciano in abbinamento ragionato con vini da meditazione.
Ottima scelta di bottiglie di buon livello in prevalenza toscane, con una piccola lista di produttori biodinamici, da cui abbiamo attinto, incuriositi, un Chianti 2009 di Michele Giorgio, un prodotto beverino, morbido(piccole percentuali di merlot e 8 mesi di legno piccolo) diverso dai canoni classici del Chianti, quasi femminile, ma proposto comunque ad un prezzo corretto, 14 euro.
E proprio il prezzo è uno dei punti di forza di Bagoga, perchè a fronte di quanto riportato sopra, non si esce dal locale con le ossa rotte, come avviene invece in molti locali della Città del Palio: i 25 euro finali sono ben spesi e ci sorprendono perchè risultano comunque inferiori alla somma algebrica dei prezzi indicati nel menù, con un simpatico e consistente arrotondamento a nostro favore.
Alcune piccole indicazioni pratiche, per concludere: nel fine settimana prenotate con anticipo se volete mangiare e nella bella stagione prenotate fuori, nei tavoli apparecchiati lungo la via, l'ambientazione sarà speciale.
Brutte notizie solo per i tiratardi, la cucina alle 22 chiude.

Ringraziamo quindi Bazza, che quel pomeriggio di luglio 1970, condusse Topolone(e non era impresa impossibile) alla vittoria per i colori della Giraffa(vedi qui).

Gustatus 2010



Anche quest'anno mi son perso, imperdonabile lo so, uno degli eventi più importanti del settore enogastronomico maremmano, la rassegna "Gustatus" che si è svolta nel fine settimana appena trascorso a Orbetello.
Nonostante le buone opinioni ricevute non vi nascondo che mi ha un po' stupito vedere un servizio, anche corposo, in merito alla manifestazione addirittura sul TG1, nientemeno che il TG1 o perlomeno quel che ne resta.
Lo stupore si è esaurito dopo pochi secondi, quando la telecamera ha inquadrato, per non lasciarlo più, il bel faccione dell'illustre sindaco della località lagunare, elevato al rango di esperto enogastronomico, nonchè grancaposupremo dei trasporti italiani(a proposito potete andare a vedervi come vanno i trasporti in Italia e in Maremma in particolare).

A poca distanza di tempo, sul TG5, Graziano Mesina veniva intervistato in qualità di promotore dei Vini della Sardegna. Convincente.

Speriamo che almeno Chicco ci risparmi il supplizio della rubrica enogastronomica.