mercoledì 22 settembre 2010

Chi ha paura dell'Anisakis?



Alzi la mano chi conosce il simpatico vermiciattolo rappresentato nella foto.
Io, fino a stasera, ne ignoravo l'esistenza, ma, per quanto posso aver capito, nella mia vita ne debbo aver digeriti diverse centinaia.
L'Anisakis, infatti, è un parassita che si trova in due terzi del pescato mondiale e che, se non eliminato tramite cottura o surgelamento, si può installare nel nostro organismo provocando nell'80% dei casi una reazione allergica(3/4 giorni sul WC per capirci) e nel 20% danni allo stomaco e all'intestino(perforazioni) curabili solo attraverso un intervento chirurgico(ogni anno in Giappone per questo motivo muoiono decine di persone).

E quindi?
Dobbiamo forse smettere di mangiare pesce crudo?
Basta Sushi, Tartare, Alici marinate e compagnia cantante?
Per fortuna no, la soluzione esiste e consiste nell'utilizzo di materia prima che abbia subito un ciclo di surgelazione ad almeno -20° per almeno 24 ore.

E qui nasce il dilemma del ristoratore: sincerità o ipocrisia?
Tornate con la memoria all'elenco dei ristoranti dove mangiate pesce crudo.
Quale scritta campeggia solitamente in bella evidenza? "PESCE FRESCO" e "QUI SERVIAMO SOLO PESCE FRESCO"
A questo punto le cose son due: o vi dicono una bugia o rischiano di avvelenarvi.
Lascio scegliere a voi, io preferisco la prima.
Ed è così che va nella stragrande maggioranza dei locali, anche se quasi tutti non hanno il coraggio di dichiararlo per paura che il cliente percepisca il prodotto come di qualità inferiore.
Per quanto riguarda la nostra zona, tra i ristoranti da me visitati, ricordo che solo il Sushi Bar di Grosseto evidenzia il fatto che il pesce ha subito un processo di abbattimento della temperatura e questo depone certamente a suo favore, anche se i crudi del locale non mi hanno certo fatto impazzire(ma a quei prezzi difficile chiedere di più), mentre ho apprezzato molto di più quello che esce dalla cucina con ottime fritture e alcune preparazioni veramente invitanti e saporite.

Detto questo sembra difficile chiedere ai ristoratori di pubblicizzare questa pratica attraverso scritte e menù, mentre sarebbe apprezzabile una certa opera di divulgazione della materia specialmente da parte di locali di fascia medio-alta a cui si richiede una maggiore attenzione verso il cliente.

Va da sè che ancora maggiori precauzioni dovrete adottare nella preparazione del pesce crudo a casa, dove dovrete accertarvi che sia stata effettuata la procedura di abbattimento, per evitare di trovarvi con un inquilino poco desiderabile.

Nessun commento:

Posta un commento