sabato 5 marzo 2011

La Coop sarai te!


Alla Coppe ci son cresciuto.
Mia mamma non frequentava altro negozio, mal sopportando l'innato savoir faire dei bottegai di provincia: trovava lì il pane di Giano(9 chilometri di curve più in là), il salamino dei Barbi e questo era già sufficiente a renderla, la Coppe, uno dei punti di riferimento del mio piccolo mondo antico(si fa per dire, già impazzava Drive In). Le offerte erano cosa rara e le raccolte punti non si vedevano neanche all'orizzonte, ma eravamo clienti soddisfatti.
Quando mi sono trasferito a Roma, la COOP era ancora lì, a poche centinaia di metri da casa(per fortuna perchè a Roma non sono moltissimi i punti vendita) e, non contento, mi son trovato anche ad attraversare la città, la mattina presto, per fare la spesa all'IPERCOOP sulla Casilina.
Tre anni fa, tornato finalmente in Toscana, sbarco a Grosseto e cerco, istintivamente, una COOP di riferimento: due son troppo piccole, mentre la terza, Via Inghilterra, potrebbe fare al caso mio.
Purtroppo però non è così.
Non mancano certo i prodotti che avevo sempre apprezzato, le onnipresenti offerte e le raccolte punti, c'è persino il Salvatempo, ma qualcosa non quadra.
I locali, a cominciare dall'esterno, sono piuttosto malconci, il parcheggio è spesso un miraggio mentre, all'interno, gli spazi molto ristretti(negli orari di punta si formano ingorghi tra gli scaffali).
Niente, comunque, a confronto del banco della Gastronomia: appena entrato corri a prendere il numero, se sei fortunato, a spesa conclusa, sarà il tuo turno. Sembra di essere alle Poste, senza offesa, i primi giorni del mese.
E soprattutto, scusate se insisto, non ci si rigira!!!

Sicuramente i responsabili della COOP avranno visitato, sotto mentite spoglie, i supermercati grossetani della concorrenza, CONAD su tutti.
Se su qualità dei prodotti e prezzi si può disquisire, sui servizi accessori non c'è paragone: parcheggi sempre disponibili, carrelli che vanno nella direzione in cui li spingi, scaffali ben distanziati e corsie agibili.
Per non parlare del Forno e della Gastronomia dove dipendenti che, mediamente, potrebbero essere almeno i figli della concorrenza, smistano facilmente l'afflusso anche nei giorni da bollino rosso.
Si parla da tempo del nuovo ipermercato nella zona a nord della città e sembra che la fase progettuale sia in dirittura d'arrivo: se sarà, quando sarà, sarà comunque troppo tardi.
E mi scappa da ridere quando si sollevano presunti intralci da parte dell'Amministrazione Pubblica.
Suvvia, siamo seri!

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