giovedì 12 agosto 2010

Un'ottima annata?


Squilli di tromba, rulli di tamburi è in arrivo la nuova annata 2010!!!
Oddio in arrivo, diciamo che una piccola parte dell'uva presente in vigna è da vendemmiare, mentre la gran parte resterà sulle piante ancora per diverse settimane, ma da più parti già si tracciano bilanci preventivi e pazienza se dopodomani grandinerà(i produttori possono fare gli scongiuri).

Le previsioni innanzitutto parlano di un'annata abbondante con il tanto atteso sorpasso ai concorrenti francesi in termini di hl prodotti.
Un successo? Non proprio.
Perchè se è vero che produciamo di più è anche vero che vendiamo di meno e che spesso per vendere quel di meno abbassiamo, anche sensibilmente, il prezzo.
Carlo Petrini così, stamani su Repubblica, parla di Barolo sfuso a 2 euro e mezzo, di Barbaresco a un euro.
Non mi sembra che ci sia molto da gioire.

In questa situazione, quali prospettive per la nostra Maremma, terra di grandi promesse e di piccole certezze?

Un grande potenziale, senza dubbio, che però dovrà sbrigarsi a diventare realtà, per evitare di rimanere schiacciato dalla contrazione dei consumi(figlia della crisi, dell'alcooltest o di quel che volete voi).
La freschezza è il tratto più caratteristico della nostra realtà, freschezza che significa entusiasmo ed elasticità per affrontare le sfide del mercato, ma che allo stesso tempo si porta dietro qualche deficit di esperienza e delle strutture organizzative/finanziarie talvolta lacunose.

Se a qualcuno non fosse ben chiaro, non credo che ci sarà posto per l'improvvisazione.

1 commento:

  1. La Maremma ha ancora tanta strada da fare, ed è bene che nessuno si metta in testa di aver raggiunto come zona viticola alcun risultato. Anche la vendemmia è lontana, e finche' l'uva non è in casa non si puo' mai dire che valore avra'.

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